“Con la presente le sottoscritte Organizzazioni aderenti alla “Task Force per un’Italia libera da Ogm” chiedono un Vostro autorevole e tempestivo intervento riguardo alla nota vicenda delle semine illegali di mais transgenico effettuate, nei mesi scorsi, in Provincia di Pordenone. [...] In particolare, si ricorda che:
in Italia, ai sensi dell’articolo 1, comma 2 del decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 212, non è consentito procedere alla messa in coltura di sementi transgeniche in assenza delle previste autorizzazioni di legge; l’articolo 1, comma 5 del suddetto decreto legislativo 212/2001 dispone che: “Chi mette in coltura prodotti sementieri di varietà geneticamente modificate senza l'autorizzazione di cui al comma 2, è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a tre anni o dell'ammenda fino a 100 milioni di lire. La stessa sanzione si applica in caso di revoca o sospensione dell'autorizzazione”. […] da analisi, comunque, effettuate in loco è stata acquisita la certezza che almeno due campi (quello sotto sequestro nel comune di Fanna e un secondo nel comune di Vivaro), sono costituiti da piante transgeniche (mais Ogm - MON810) e che, con ogni probabilità, altre coltivazioni geneticamente modificate sono state realizzate in aree circostanti.
A fronte di una tale situazione di palese violazione delle norme vigenti, che consente di addebitare a danno dei responsabili, peraltro rei confessi, diverse ipotesi di reato, anche di tipo associativo, si chiede alle Autorità in indirizzo di assumere, ciascuna in base alle proprie competenze, e con estrema urgenza tutte le iniziative necessarie per:
- procedere alla immediata distruzione delle coltivazioni transgeniche già individuate;
- eseguire le analisi necessarie per individuare altre coltivazioni illegali e verificare eventuali contaminazioni da parte delle piante transgeniche;
- verificare la correttezza dell’operato della Procura della Repubblica di Pordenone;
- perseguire i responsabili delle semine illegali;
- annunciare la costituzione di parte civile delle Amministrazioni con competenza diretta in materia di OGM, in caso di rinvio a giudizio dei responsabili”.
(fonte: Aiab)
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