Raccogliendo l’invito dell’Assessore Fernanda Cecchini a collaborare alla revisione del Piano di Sviluppo Rurale che la Regione presenterà prossimamente a Bruxelles, Vincenzo Vizioli, presidente dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica in Umbria, commenta: «È l’ultima opportunità per colmare le numerose lacune che fino ad oggi ci hanno fatto contestare il Psr, un’attenzione da parte dell’Assessore che continuiamo ad apprezzare».

Da molto tempo Aiab si oppone a politiche che penalizzano il settore dell’agricoltura biologica rispetto al convenzionale. In questa occasione, spiega il presidente Vizioli «abbiamo incentrato il nostro contributo sul premio alla zootecnia – oggi assente - e sul necessario adeguamento dei premi a seminativi e foraggiere».

Quelle proposte sono tutte soluzioni praticabili, alcune sono anche previste da Piani di Sviluppo Rurale di altre regioni, dunque già approvate. L’Aiab ha inoltre fornito elementi tecnici in grado di giustificare i cambiamenti richiesti in linea con le indicazioni dell’Unione Europea.

«Adesso aspettiamo che le associazioni di categoria più volte sollecitate – conclude Vizioli – facciano i loro passi di sostegno al biologico, magari implementando il lavoro dell’Aiab con proposte e nuove idee, sempre gradite».

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