Sei in : Home / News / Consultazione sui "nuovi" ogm. Multinazionali biotech versus Corte di Giustizia della Ue
Conto alla rovescia per la consultazione, promossa dall’Unione europea, sui cosiddetti "nuovi ogm” indicati con le sigle NBT (New breeding techniques) o NGT (New Genomic Techniques). La posta in gioco è la modifica del parere della Corte europea di Giustizia che equipara gli NBT agli OGM, di fatto vietandoli sul territorio UE.
Una curiosa assonanza con quello che sta accadendo per la tassonomia europea sulle fonti rinnovabili di energia.
Le pressioni vengono da quel mondo scientifico, legato alle multinazionali biotech, che non perde occasione per attaccare pesantemente i metodi del biologico e del biodinamico, con il supporto delle associazioni di categoria.
Queste sono pervicacemente legate all’idea che possa esistere qualche soluzione “miracolosa” in grado di garantire gli stessi volumi produttivi raggiunti con chimica e pesticidi. 40 anni di esperienza non sono stati sufficienti ad aprire gli occhi di chi guida “la triade” formata da Coldiretti, Cia e Confagricoltura: gli ogm si sono rivelati “miracolosi” solo per le tasche di chi li ha prodotti, non mantenendo nessuna delle promesse e inondando di glifosate le falde idriche di tutta Europa.
Nei confronti della “triade” Aiab rilancia l’esortazione a impegnarsi per cambiare metodi di produzione e smettere di raccontare frottole sull'italianità dei prodotti e l'impatto dei pesticidi.
Per partecipare alla consultazione (che si chiuderà alla mezzanotte di venerdì 22 luglio) il link è: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13119-Legislazione-per-le-piante-prodotte-con-alcune-nuove-tecniche-genomiche/public-consultation_it
Le domande sono in parte fuorvianti (come gran parte della discussione sul tema), e dal nostro punto di vista il questionario è fatto apposta per cercare di non far vedere chiaramente la chiara opposizione a questi prodotti che i nostri settori e la maggioranza dei consumatori esprimono.
Nonostante la scarsa chiarezza, AIAB e Greenpeace hanno deciso di partecipare, per evitare di lasciare solo i commenti a favore del cambio di normativa a tema OGM e conseguente deregolamentazione dei "nuovi" OGM (che ci farebbe dire addio - tra l'altro - a valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura).
foto: www.aiabsicilia.org
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