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03/07/2025

Appello al ministero per una revisione urgente del Decreto 148/2023

Appello al ministero per una revisione urgente del Decreto 148/2023

Report Repressione Frodi:

per AIAB il sistema sanzionatorio nel biologico è sproporzionato.

Appello al ministero per una revisione urgente del Decreto 148/2023

Roma, 26 giugno 2025 – L’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB) esprime forte preoccupazione in merito ai contenuti emersi dal recente Report annuale dell’ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi), evidenziando una significativa sproporzione nel regime sanzionatorio applicato al settore dell’agricoltura biologica rispetto ad altri comparti del sistema agroalimentare nazionale.

“Se l’obiettivo del Governo è quello di penalizzare il comparto che più rappresenta l’eccellenza agroecologica italiana, allora possiamo dire che è tristemente centrato” – dichiara Giuseppe Romano, Presidente di AIAB – “Il biologico rappresenta una realtà economica che conta oltre 94.000 operatori, oltre 80.000 aziende agricole, che contribuisce in maniera significativa all’export del Made in Italy, tutela i suoli e rappresenta una delle principali strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici. Eppure, oggi è sottoposto a un impianto normativo e sanzionatorio tra i più gravosi dell’intero settore primario.”

Dati a confronto:  analizzando i dati ICQRF 2024,  il settore biologico ha subìto una media per sanzione di oltre € 6.000  contro gli scarsi € 1.300 per sanzione di altri comparti dell’agroalimentare regolamentato.

“Ciò che risulta allarmante – prosegue Romano – è che il biologico, settore strutturalmente soggetto a controlli più frequenti e onerosi, venga trattato con un accanimento normativo che, se non riformato, rischia di svuotare il comparto di operatori, scoraggiando l’adesione e mettendo a rischio una parte strategica della transizione agroecologica italiana.”

Appello al Ministero per una revisione del decreto

AIAB lancia un appello al Sottosegretario Luigi D’Eramo e al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF)  Francesco Lollobrigida per avviare con urgenza una revisione del Decreto Legislativo n. 148/2023, ritenuto eccessivamente penalizzante per le aziende biologiche e per tutto il comparto.

“Tale impianto normativo – aggiunge Romano – seppure nato con l’intento di armonizzare i controlli, si è trasformato in uno strumento sproporzionatamente repressivo. Non si può chiedere agli operatori del bio di essere pionieri della sostenibilità e contemporaneamente sottoporli a un regime sanzionatorio più severo di quello applicato ad altri settori che contribuiscono meno alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza alimentare.”

AIAB evidenzia anche che nel 2024 il settore biologico è stato sottoposto a un’intensa attività ispettiva da parte dell’ICQRF, con oltre 12.700 controlli effettuati e 2.351 campioni prelevati per analisi ufficiali. Di questi, soltanto il 1,79% è risultato non conforme, una percentuale nettamente inferiore rispetto alla media generale di tutto il comparto agricolo

E’ necessaria l’unità del settore biologico

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Download allegati:

  decreto-legislativo-6-ottobre-2023-n-148.pdf   ( 1,77 MB )

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